Anni di lavoro mi hanno insegnato che un po’ di sana paranoia aiuta sempre, se parliamo di backup poi la paranoia è salvezza!
Oggigiorno possiamo usufruire di diverse soluzioni di storage gratuite su cloud pertanto perché non usufruirne per “backuppare” files importanti?
Non starò a tediarvi con discorsi legati alla privacy, sicurezza dei dati, il grande fratello, X-Files e paranoie varie (e spero non vogliate farlo voi con me): servizi come DropBox e Google Drive sono stabili e abbastanza sicuri pertanto se decidete di salvarci informazioni più o meno importanti ve ne assumete automaticamente ogni responsabilità.

Detto questo vi parlerò di Google Drive e di come è possibile sincronizzare file in maniera automatizzata usando dei banali script da riga di comando Linux.
E DropBox? DropBox ha le sue Api (di recente aggiornate alla versione 2.0 se non erro) e concede pochissimo spazio gratuito pertanto mi sono concentrato su Google Drive che di base concede da subito 16GB.

Come prima cosa accedete al seguente indirizzo e scaricate la versione dello script adatta al vostro sistema.
Nel mio caso ho prelevato la versione a 64bit per linux (gdrive-linux-x64).

Una volta scaricato, rendetelo eseguibile e poi eseguitelo usando il parametro about.

./gdrive-linux-x64 about

Vi apparirà un messaggio ne quale vi viene chiesto di visualizzare una URL nel Vs browser per ottenere un codice di verifica. Si tratta della classica procedura di concessione dei permessi tramite OAuth 2.0 pertanto dovete essere loggati all’account gmail a cui è relativo lo spazio Gdrive che volete utilizzare.
Concesso il permesso richiesti otterrete il codice da copiare al prompt dello script (che lo sta aspettando). Fatto questo l’utente linux che state usando è abilitato ad accedere a quello spazio gdrive.

Nella pagina Git dalla quale avete scaricato il programma è riportata una documentazione che dovrebbe essere sufficiente ad utilizzare lo script a seconda dello scopo che vi siete prefissi.

Fatto questo potete crearvi uno script di backup, effettuare le operazioni che ritenete opportune sul vostro account gdrive e schedulare il tutto.

Ho provato a capire se è possibile gestire account multipli ma al momento non sembra essere possibile, almeno non a parità di utente linux visto che nella home directory dell’utente viene creata una cartella nascosta (.gdrive) con tutti i settings.

Se avete sbagliato a scegliere l’account da utilizzare potete revocare il permesso da qui.
Fatto questo ricordatevi di cancellare la directory .gdrive nella vostra home directory altrimenti non riuscirete ad registrare un account diverso.

Aggiunta del 26 Luglio 2022

Avendo avuto la necessità di riutilizzare questo script approfitto per riportare un caso d’uso reale ovvero la sincronizzazione periodica di una directory (e relative sotto directory). Il comando da usare è il seguente:

./gdrive sync upload <directory da sincronizza> <id cartella su gdrive>

Ho voluto riportare questa casistica perché la documentazione dello script non è molto chiara (almeno a me). Supponevo che il comando upload mi consentisse di caricare e sincronizzare una cartella mentre, in realtà il comando giusto è sync upload. Inoltre è necessario prima creare la cartella manualmente su gdrive per ottenere l’id da usare nel comando visto sopra. Per chi se lo chiedesse: il comando upload carica la cartella su gdrive creando ogni volta una nuova copia (si, possono esserci più cartella con lo stesso nome… aberrante!!)

Backup files automatizzato su Google Drive

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