Da diverso tempo mi capita di avere a che fare con i vari MiniPC (cinesissimi) che si trovano su Amazon: ovviamente ci ho voluto installare Linux (in dual boot)  e voglio raccontare delle problematiche che ho riscontrato e come gestirle.

Ormai con poche centinaia di euro ci si porta a casa un dispositivo con performance più che sufficiente per la maggior parte dei compiti tipici : browsing, coding e (volendo) gaming leggero. Un Ryzen 7 con 16GB di Ram DDR4  e 512GB di SDD lo si trova a 250 Euro, nei momenti giusto anche  a meno!

Il problema di questi dispositivi, o meglio di quelli prodotti da brand cinesi in genere, è che l’installazione base di windows è spesso piena di malware e che qualsiasi tipo di modifica è “osteggiata”.

L’assistenza virtualmente non esiste. Fa persino ridere che spesso attivino forum e canali discord frequentati da basi di utenti ridicole: il più delle volte le soluzioni ai problemi si trovano tra le recensioni di Amazon.. fate voi.

Resize partizione originale MiniPC

Anche se una licenza Windows 10/11 al giorno d’oggi costa un’inezia vale la pena mantenerla (l’abbiamo pur sempre pagata!) quindi pur volendo installare Linux voglia ridurre la dimensione della partizione windows per dare spazio a Linux.

Sulla carta tutto molto semplice, nella pratica non così tanto : effettuando il boot da chiave USB e usando Gparted sembra tutto piuttosto semplice ma quando si tratta di rendere permanenti le modifiche si ottiene sempre qualche errore che non consente di portare a temine l’operazione.

E’ sistematico. Su 4 Minipc sui quali ho messo le mani, provando con 4 distro diverse (Mint, Ubuntu, Manjaro, e Endeavour), ogni volta lo steso problema: Gparted non riesce a salvare le modifiche. Inizialmente non avendo tempo ho optato per eliminare ogni partizione presente e reinstallare tutto: addio licenza! (ma quando si va di fretta tocca fare così)

Con più calma mi sono deciso a trovare una soluzione e finalmente posso elencare i passi necessari:

  • boot di windows in modalità recovery (premere F8 al boot). Navigare tra le varie opzioni fino ad ottenere un prompt
  • lanciare diskpart e provvedere al resize. Usando l’help questa utility è , tutto sommato, abbastanza intuitiva. Eventualmente consultare documentazione e tutorial online.
  • boot di Linux Mint ed installazione : l’installer dovrebbe rilevare lo spazio libero creato dal resize della partizione windows e chiedere di usarlo per installare linux
  • reboot ed installazione di Linux Mint.

Boot di Linux

Completato l’ultimo passo ci si aspetterebbe di poter finalmente usare Linux ed invece… al boot può capitare che riparta windows!! Se questo dovesse accadere basta accedere al BIOS e selezionare eventualmente la partizione di boot desiderata, ovvero quella Linux (grazie UEFI!).

Stress test del MinipC

Mi è capitato di avere a che fare con un miniPc che sembrava funzionare alla perfezione ma che in determinate condizioni si riavviava senza spiegazioni.

Dopo diversi test, controlli, re-installazioni del sistema operativo e imprecazioni sono arrivato alla conclusione che il dispositivo era fallato ed essendo in garanzia ho effettuato il reso con rimborso completo.

Consultando le recensioni online ho scoperto che diversi utenti sono incappati nel medesimo problematica quindi si tratta verosimilmente di un difetto di tale modello. Ahimè le recensioni sono successive al mio acquisto quindi le ho viste solo dopo che il problema aveva già iniziato a manifestarsi. Attenzione ad acquistare nuovi dispositivi appena immessi sul mercato e privi di recensioni.

Per evitare perdite di tempo una possibile soluzione è usare una delle tante suite di stress test per verificare se il dispositivo “tiene botta“. Su linux, ad esempio, esiste stress:

sudo apt-get stress

Questo metodo non dà garanzie al 100% però è sempre meglio di niente : se il MiniPC fa scherzi strani reso istantaneo e si cambia brand.

Linux in dual boot su MiniPc

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